Una storia d'amore infelice. Non il classico triangolo, ma due giovani, innamorati e assetati di vita che, dopo «ebbrezze» e «frenesie», si trovano costretti a riconoscere che senza soldi il mito romantico dell'«amore sublime» non è che un miraggio.
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Pubblicato nel 1873, il romanzo suscitò un'animatissima bagarre giornalistica e fu bersagliato come libro «osceno»: segno evidente delle forti opposizioni che il nuovo realismo incontrava nel clima morigerato dell'Italia postunitaria. Ma intanto il rumore sollevato dal perbenismo dei censori imponeva all'attenzione dei contemporanei il nome di un autore fino ad allora quasi sconosciuto.