Mario Livio guida il lettore nel territorio dell'algebra e delle formule per risolvere le equazioni. È una storia che parte dagli egizi e dai babilonesi, risolutori delle equazioni di primo e di secondo grado, e prosegue nel Rinascimento italiano, in cui Niccolò Tartaglia, Gerolamo Cardano e Ludovico Ferrari arrivarono a risolvere quelle di terzo e quarto grado.
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Ma i veri protagonisti del libro di Livio sono due geni, vissuti all'inizio dell'Ottocento e morti giovanissimi, il norvegese Abel e il francese Galois. Entrambi dimostrarono che non poteva esistere una formula per risolvere le equazioni di quinto grado o superiori. E proprio da qui è nata una nuova branca dell'algebra, la teoria dei gruppi.