Gli intellettuali islamici dicono: "Basta!". Basta con le minacce da parte degli estremisti. Basta con la paura del diverso (dagli omosessuali agli "eretici"). Basta con la violenza contro le donne mascherata da pratica religiosa. Basta con le fatwe lanciate contro i pensatori non allineati. Basta con i pregiudizi degli occidentali che vedono in ogni musulmano un kamikaze.
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È un grido di rabbia e di dolore, il loro, ma anche un appello alla rivalutazione della ragione umana, della libertà personale. Questa antologia di scritti dà voce a una cinquantina di "menti libere" (la maggioranza, purtroppo spesso silenziosa, dei musulmani): uomini e donne, credenti e agnostici, residenti nel mondo arabo o in Occidente. Non fanno notizia, non hanno armi se non la penna, non hanno vessilli se non la vita e la libertà. Sono la punta di un iceberg di un mondo ancora sommerso ma che vuole e deve emergere.