L'appropriarsi di una forma di "patriottismo consapevole", depurato tanto dalle scorie del nazionalismo più becero quanto dal politically correct, è nell'analisi di Sergio Travaglia il primo passo per una crescita sociale ed economica del Paese.
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Un passo che non può essere disgiunto da un'idea di progresso che rigetti decisamente molti altri teoremi che tendono perennemente ad autoconfermarsi: sull'Europa, sulla solidarietà, sugli Stati Uniti, sull'industria, sui sindacati. Partendo da queste basi, Travaglia si lancia verso l'affondo conclusivo: la discussione del teorema Berlusconi. Individuando nell'imprenditore che ha creato il più grande partito italiano attuale, il leader più utile a guidare l'Italia in questo frangente.