Esistenze frenetiche ed estraniate, travolte dal ritmo del denaro, invase dalla televisione e ipnotizzate dal sesso al punto da non trovare amore. Giornate ubbidienti ad altissimo grado tecnologico che si alternano, senza soluzione di continuità, a notti sfrenate di droga e musica house.
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Vista attraverso il filtro delle nuove dilaganti metropoli, la distanza con la cultura tradizionale e con il comunismo appare sotto forma di un rabbioso e cieco conflitto generazionale. L'istinto incontenibile verso la libertà che percorre la Cina neocapitalista mostra, in questi racconti, tutto il suo potenziale rivoluzionario e autodistruttivo. Nati negli anni Sessanta e Settanta, gli autori di quest'antologia offrono un ritratto degli intellettuali post-Tienanmen. Ogni racconto è accompagnato da una scheda biografica.