Il volume analizza le principali questioni sollevate dalla produzione di Carlo Dossi: il nesso malattia-umorismo, la destrutturazione del soggetto narrante, la fittissima rete intertestuale intrecciata con gli autori di narrazioni composite (Sterne, Jean Paul ecc.
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), la rilevanza scenica di alcuni procedimenti compositivi e, in particolare, l'idea di margine (nella duplice accezione di decentramento prospettico e di esorbitante proliferazione) che governa la scrittura dossiana e la sua intrinseca frammentarietà. Attraverso il sondaggio di testi-chiave di uno dei più eccentrici scrittori del secondo Ottocento italiano vengono illuminati problemi di estrema significatività storico-culturale.