Cicoria. In fondo al mondo, Pasolini è uno spettacolo che Ascanio Celestini e Gae-tano Ventriglia hanno scritto e messo in scena tra il 1998 ed il 2000. Un lavoro che ha segnato la genesi dei percorsi artistici di entrambi gli autori-attori e, dopo gli anni della formazione e dell'apprendistato, l'inizio delle rispettive carriere.
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Poi, negli anni successivi, Celestini e Ventriglia avrebbero seguito la propria strada che, da una parte, avrebbe portato Ascanio ad essere uno dei più conosciuti ed apprezzati autori-attori del teatro italiano contemporaneo; dall'altra, Gae-tano ad approfondire una personalissima poetica ed a ritagliarsi un proprio spazio nell'ambito della ricerca teatrale. Due esiti diversi, come differenti sono i loro universi drammaturgici e performativi
- l'affabulatore ed il sognatore.
In questo volume, il testo della piece è accompagnato da dichiarazioni, ricordi e riflessioni dei due 'attautori' e dalle testimonianze di 'spettatori di professione' (critici, attori, teatranti) che hanno assistito al lavoro di Celestini e Ventriglia e, a distanza di anni, ci hanno riportato
— come relitti di un'altra epoca — quanto di quello spettacolo è rimasto impresso nella loro memoria.
Il libro è completato da una approfondita lettura critica dello spettacolo — anche in riferimento ai sedimenti pasoliniani precipitati nella piece — e, nella seconda parte del volume, da alcuni saggi monografici in cui si ripercorrono ed analizzano la produzione drammaturgica e la stessa attività scenico-performativa dei due 'attautori', da Cicoria fino ai loro più recenti esiti spettacolari.