Una rivista inglese ha tenuto per anni una rubrica, aperta ai lettori, in cui si potevano descrivere le proprie esperienze lavorative. Da quella rubrica sono state scelte queste cento storie a rappresentare cento lavori differenti: dall'Aiuto cuoco in un negozio di kebab al Consulente per internet, dall'Ammazza-salmoni al Perforatore di torte, dal Postino al Telefonista porno.
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Cento lavori possibili, impossibili, spesso terrificanti; lavori che nell'immaginario collettivo non vengono considerati poi così male ma che si rivelano una vera e propria tortura. Il libro racconta gli sforzi, la miseria e la ribellione di chi ha lavorato in bui e infernali magazzini, ma anche uffici, call center, ospedali, ristoranti e fabbriche.