Gli spazi nomadi costituiscono dei percorsi di liberazione che esprimono un modo diverso di esistere. La dimensione etica appartiene a questi processi di cambiamento, e attiva il modo attraverso il quale è possibile creare territori e temporalità in cui la vita tende verso la felicità e non verso la tristezza.
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Gli spazi, le figure, i soggetti che realizzano questo movimento sono forze di affermazione di un divenire capace di confrontarsi con le trasformazioni dalla parte della vita.È dunque necessario creare un nuovo ambiente e una nuova lingua con il concorso di un piano etico non cristallizzato, poiché intendiamo con Spinoza "bene ciò che sappiamo con certezza che ci è utile".