Secondo l'autore ogni tipo di partecipazione civile, compresi dissenso e disobbedienza, rappresenta la più alta forma di democrazia e il nodo cruciale per avviare cambiamenti concreti e per migliorare il sistema sociale.
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In questo libro, facendo riferimento a episodi del passato e del presente, l'autore mette al centro dell'attenzione il ruolo di artisti, intellettuali ed editori indipendenti: gli unici, a suo avviso, capaci di svincolarsi da ogni tipo di pressione e di servilismo, gli unici in grado di dire no. Il volume è composto di quattro saggi, rispettivamente sulla storia di Emma Goldman, su vicende di artisti in tempo di guerra, sul ruolo del pamphlet, su "quello che Hollywood non racconta mai".