Guerra e democrazia non solo convivono in una drammatica attualità ma costituiscono anche i due aspetti di un problema decisivo; le possibilità stesse di una nuova democrazia che sia espressione del comune, una democrazia che sia il governo di tutti, si devono confrontare con lo stato permanente di guerra - che produce continuamente nemici esterni ed interni - nel quale ci troviamo immersi.
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Un folto gruppo di studiosi impegnati nel rinnovamento del pensiero e delle pratiche politiche si cimentano, in questo volume collettivo, con la crisi della democrazia rappresentativa, con le trasformazioni della sovranità nel mondo contemporaneo, con i soggetti conflittuali generati dalla globalizzazione e dalle nuove forme dello sfruttamento e della guerra come strumento dell'ordine globale. Alla ricerca di una nuova definizione di democrazia che tenga presenti le trasformazioni del lavoro e delle relazioni sociali in una società caratterizzata dalla centralità dell'informazione e del sapere.