Uno dei più prestigiosi rappresentanti della scuola psicoanalitica americana invita il lettore nell'intimità che si stabilisce fra analista e paziente.
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Darlene Ehrenberg distingue fra la teoria della tecnica analitica, che ha a che fare con l'agire conscio e intenzionale del terapeuta, e la teoria dell'azione terapeutica, vale a dire con l'interazione (comunicativa, affettiva, partecipativa) che si stabilisce fra analista e paziente e che consente di ampliare il campo di azione dell'analisi. L'autrice dimostra come solo il controtransfert consenta di lavorare "ai limiti dell'intimità", ottenendo risultati importanti anche in quei casi (soggetti che hanno subito abusi e violenze) per lungo tempo considerati non analizzabili. Un libro che trascende i confini della terapia psicoanalitica e mostra la forza di un vero impegno interpersonale nell'ambiente terapeutico, indipendentemente dalle scuole e dagli orientamenti teorici.