"I Simpson" sono ormai un monumento della cultura popolare, oltre che fondamentali testimoni della stessa, avendone documentato l'evoluzione dalla fine degli anni Ottanta ad oggi...
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L'inesauribile appetito di Homer e del suo ventre ipertrofico è la metafora più evidente, e divertente, dell'essenza stessa de "I Simpson": la sua implacabile fame di cibo spazzatura, birra e consumo riecheggia la natura culturalmente onnivora ed insaziabile della serie nel suo complesso. Partendo da questo assunto il volume analizza le vicende dei gialli con un approccio multidisciplinare, assolutamente originale nell'ambito editoriale italiano, e semanticamente coerente con la natura postmoderna della serie. Come "I Simpson" hanno saputo trovare ispirazione in linguaggi e domini culturali ritenuti distanti da quelli che tipicamente alimentano l'immaginario dei cartoni animati, così il volume intende studiarne i molteplici livelli di lettura da ambiti disciplinari dai quali non è consueto approcciarsi all'analisi di un prodotto televisivo. Accanto a saggi più classicamente massmediologici (analisi narratologica, dell'audience, della figura di Marge e Lisa Simpson nella prospettiva dei gender studies...), sono quindi presenti saggi che analizzano la serie da prospettive inconsuete: l'architettura, la rappresentazione dei modelli di consumo, la traduttologia, la psicologia dell'espressione delle emozioni primarie...