Pietro Lorenzetti (Siena 1280/1285 circa - 1348 circa) e il fratello minore Ambrogio (Siena 1290-1348) sono tra i protagonisti, con Duccio e Simone Martini, della grande stagione della pittura senese a cavallo tra Due e Trecento. Pietro ha modo di lavorare con la bottega giottesca alla basilica di Assisi, e riporta con sé i modi fiorentini anche al suo rientro in patria.
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Anche Ambrogio svolge un periodo di lavoro a Firenze dove assorbe i modi monumentali della scuola di Giotto; a Siena lascia però il suo capolavoro: gli affreschi con L’allegoria del Buono e del Cattivo governo nel Palazzo pubblico (1337-1340), straordinario manifesto di propaganda politica. Entrambi morirono a Siena, probabilmente falciati dalla Peste nera.