La Toscana è stata una terra di città, ma anche la terra della mezzadria che ha contribuito a disegnare il paesaggio collinare che ancora oggi fa da cornice alle tante città e cittadine della regione. Un paesaggio costruito dal lavoro degli uomini e dalla loro arte, dal gusto e dall'abilità di architetti geniali, di semplici artigiani e di umili lavoratori.
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In effetti, la straordinaria bellezza delle città e delle campagne toscane è frutto del lavoro così come proprio il lavoro ha contribuito a generare la civiltà, il senso civico e la ricchezza di una regione nota e apprezzata in tutto il mondo. Persino la pittura, la scultura e le arti minori sono state espressioni organiche di questa civiltà del lavoro che nelle botteghe artigiane, così come nel dinamismo dei mercanti banchieri delle città toscane trovò, fra medioevo ed età moderna, la sua più nota e universale manifestazione. Il rapporto fra città e campagna nella storia toscana è stato così complesso e profondo che ha segnato persino i caratteri peculiari dello sviluppo economico della regione fino alla comparsa, dopo la seconda guerra mondiale, di quel grande fenomeno economico e sociale rappresentato dalla piccola industria e dai suoi caratteristici distretti. Al punto che si è giunti a stabilire una correlazione significativa fra maggiore o minore presenza della mezzadria e maggiore o minore comparsa della piccola industria cittadina.