America post-razziale. Cos'è l'America post-razziale? Un paese in cui il razzismo è sparito? Ma può sparire il razzismo all'improvviso, seppure in presenza di un evento storico come questo? No, ovviamente no. Un mondo senza razzismo equivale alla «comunità venuta dal cie-lo» di cui parlava Martin Luther King.
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L'America post-razziale è l'autointerpretazione di un paese che ha concepito, sviluppato e consolidato un privilegio razziale a favore dei bianchi e che oggi si ritrova con un presidente nero. Questo libro racconta la storia del privilegio razziale dei bianchi in America e di come esso abbia subito molteplici metamorfosi nell'arco di quattro secoli. L'ultima in ordine di tempo è quella che ha mantenuto nelle mani dei bianchi il potere, cioè il privilegio di controllare il sistema. L'elezione del primo presidente nero degli Stati Uniti segna un punto di svolta: da oggi, il controllo del sistema non è più appannaggio dei bianchi; o, il che è lo stesso, non bisogna più essere bianco per accedere al potere. Essere bianco è sempre stato un vantaggio in America. Ma presto esserlo equivarrà ad appartenere a una minoranza razziale in un paese composto di minoranze. Ecco perché, anche per i bianchi americani, l'elezione alla presidenza di Barack Obama ha un significato chiaro: si può essere bianchi senza considerarsi superiori.