Alle soglie della pensione, trasferitasi in un casolare nella campagna fra Umbria e Toscana, l'autrice scopre le gioie e i dolori del giardiniere neofita, alle prese con la creazione di un giardino.
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Mescolando ricordi d'infanzia nella nativa Francia al racconto delle piccole lotte quotidiane per ottenere un giardino che rifletta le proprie aspirazioni e desideri, Micheline Heuzé narra con ironia ed emozione le difficoltà, gli "errori", le scoperte del giardiniere autodidatta, ma anche la gioia e la serenità che nascono da un lavoro estremamente "creativo" e a contatto con la natura, la soddisfazione di un trapianto ben riuscito, il piacere di preparare marmellate con la frutta che si è coltivata, o ancora la semplice contemplazione della vita vegetale e animale.