Il premio Pulitzer Maraniss ripercorre le Olimpiadi di Roma 1960, le prime del dopoguerra che ritornarono ai grandi fasti sportivi.
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Emersero personaggi entrati nella storia dell'atletica: nella maratona trionfò l'etiope Abebe Bikila, il "corridore scalzo"; nella velocità femminile si affermarono Wilma Rudolph e le Tigerbells, un gruppo di ragazze provenienti dal Sud più povero che rischiarono l'esclusione dal team americano perché erano di colore. Ma soprattutto le gare misero sul tavolo questioni politiche e sociali che sarebbero emerse con urgenza negli anni successivi: la voglia di riscatto post-coloniale dei Paesi africani, la rivalità tra lo schieramento comunista e quello capitalista (con agenti della Cia infiltrati per convincere gli atleti dell'Est a tradire), le tensioni razziali fino al celebre episodio di Cassius Clay.