Questo è un piccolo libro che nasce da grandi idee, un divertente e scanzonato gioco con le parole, un'arguta e brillante cornucopia di doppi sensi, calembours, invenzioni linguistiche. La descrizione della trasferta di una band musicale ingaggiata per esibirsi ad una festa, diventa essa stessa una festa per il lettore.
[...]
I protagonisti, degli strampalati musicisti, si ritrovano ad oltrepassare una fantomatica ed irreale "dogana", oltre la quale tutto è gioco, burla, stranezze, irrealtà. Un comitato d'accoglienza alquanto originale li introduce ad un insolito Luna Park, ad un banchetto a base di ricette demenziali quanto irrealizzabili ed infine ad un palco dove esibirsi, che definire strano è dir poco. L'autore, Claudio Beorchia, vive lo stato di grazia di una mente caleidoscopica che lo porta ad essere artista, grafico, musicista. Incrociando le sue esperienze si balocca con le parole, fa incontrare mondi diversi sul terreno del divertimento, sempre con grande ironia e arguzia, intrattiene il lettore e lo impegna nella ricerca dei suoi scherzi, ovviamente senza prendersi mai troppo sul serio. La lettura diventa quindi una appassionante caccia al tesoro.