Il volume parte dagli anni della contestazione studentesca, quel mitico '68 che ancora oggi suscita dibattiti e riflessioni. Segue poi la stagione delle lotte operaie e quelle di tanti altri ceti sociali che rivendicano nuove condizioni di vita e di lavoro.
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Sono movimenti che lasciano nella società un segno profondo: da un lato concorrono a cambiare la coscienza del Paese che approva radicali innovazioni come il divorzio e la legge sull'aborto; d'altro lato le schegge estremiste del movimento danno vita a quel lungo e cupo periodo storico che rimane nella memoria come "gli anni di piombo". Il momento più drammatico di questa fase polìtica è rappresentato dall'assassinio di Aldo Moro che segnerà l'apice della violenza terrorista. Ma l'Italia è anche sconvolta dalle stragi con le quali i gruppi eversivi di destra e i servizi segreti cercano di imporre una svolta autoritaria e conservatrice. Si arriva infine agli anni Ottanta che vedranno per la prima volta un socialista, Bettino Craxi, alla guida del governo, senza però riuscire a rappresentare una reale svolta per il Paese