Metti un ragazzo di vent'anni e di una famiglia normale che, in un quartiere periferico di Roma, a periodi entra ed esce dal tunnel della droga. Metti che una sera è in possesso di qualche dose in più e, per la prima volta in vita sua, viene arrestato per spaccio. Che cosa ti aspetti? Che qualche giorno dopo torni a casa.
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E invece questo ragazzo, Stefano Cucchi, vive sei giorni di inspiegabile disumanità fra carcere e ospedali, percosso violentemente (spaventose foto lo dimostrano) e abbandonato dal personale medico indifferente. Finché muore. Il suo caso sarebbe stato archiviato come tanti altri decessi di tossici qualunque se la sua coraggiosissima sorella Ilaria non si fosse esposta gridando allo scandalo e chiedendo verità. E sconvolgendo l'Italia intera. Questo libro contiene il racconto amaro e toccante di Maria, la sua denuncia e un appello impellente contro i maltrattamenti in carcere e il male dell'indifferenza.