Quella tra Andrea Pazienza e Sandro Pertini è un'affinità elettiva. Pazienza vedeva in lui "l'ultimo esemplare di una razza di uomini duri ma puri come bambini", una luce nella notte di una prima Repubblica compromessa da corruzione e malaffare.
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Non lo prendeva di mira con lo spirito dissacratorio che riservava agli uomini politici, ma con complicità affettuosa e un'ammirazione profonda. "Pertini" raccoglie tutte le storie, le tavole e i tantissimi disegni dedicati al presidente partigiano. La serie iniziale di tavole autoconclusive è un campionario esilarante di sketch umoristici, in cui il "luogosergente" Paz fa da spalla al temibilissimo Pert in amene località resistenziali, conducendo pasticciate imprese in nome della libertà e della giustizia. Nella storia lunga che segue, Pert ritorna bambino e sogna di essere diventato presidente della Repubblica, attorniato da facce losche, in un paese "dove si può tranquillamente affermare che i non iscritti alla P2 più che altro non superarono l'esame di ammissione". La sezione finale è dedicata alle tante vignette e caricature pubblicate nel corso degli anni sulle riviste alle quali Paz collaborava. La testimonianza di come Pertini fosse diventato un personaggio principale nell'immaginario dell'artista, al pari dei più celebri che il suo estro ci ha regalato.