Mi chiamo Slimane, ho undici anni e vivo in una famiglia tutta storta. Per fortuna c'è mio fratello Maxence: lui è il mio manuale di sopravvivenza. Mio padre lo chiamiamo il Demonio, perché è sempre arrabbiato. La sera, mi chiudo le orecchie a doppia mandata per non sentire più le urla dei miei genitori che litigano. Ieri il Demonio ha picchiato la mamma e l'ha fatta cadere per terra.
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Maxence ha cercato di difenderla, ma lui gli ha dato un pugno. Ho guardato il sangue che usciva dal naso di Max che si mischiava a quello della mamma, e ci siamo stretti forte mentre dei grandi papaveri fiorivano sulla mia maglietta bianca. Credetemi, la vita non è una cosa da bambini. Maxence non ha più voluto saperne della violenza dei grandi e un giorno ha deciso di andare nel paese senza adulti. Io volevo raggiungerlo, ma ho sbagliato strada e sono atterrato in un posto dove riparano le persone. Lì ho incontrato Hugo, con la testa pelata e una gran voglia di vivere, e anche Valentina, più leggera di una nuvola. Insieme abbiamo molto discusso e abbiamo deciso che quando saremo grandi raccoglieremo tutti i bambini sfortunati tra le nostre braccia, e li lasceremo andare solo quando sapranno davvero nuotare.