La premessa provocatoria dì questo libro, strutturato come un'inchiesta ma scritto da uno scienziato e premio Nobel, è che l'informazione non è diffusa come crediamo, perché governi e industrie limitano l'accesso alla conoscenza attraverso una indebita estensione del concetto di proprietà intellettuale. Raccogliendo storie e casi esemplari, Robert B.
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Laughlin dipinge il ritratto inquietante di un mondo dove le informazioni che veramente contano (per il loro peso economico) sono controllate da un ristretto numero di individui, e apre dunque il dibattito su un tema urgente, che non può essere ignorato.