La pedagogia generale, oggi, viene costantemente chiamata a essere lo "spazio" di una riflessione complessiva nell'ambito dei saperi educativi (a tutto campo, esplicitamente critica, coordinata al focus stesso del pedagogico: l'educare/formare/formarsi). Pertanto continua, pur tra polemiche, a svolgere un ruolo centrale in tali saperi educativi.
[...]
Essa è, però, uno spazio sempre più interdisciplinare, scientifico e, al tempo stesso, filosofico, riflessivo e metariflessivo, e va allora interpretata e coltivata in stretto rapporto con un tipo di discorso critico, appunto filosofico e saggistico. Il volume la espone nel suo volto teorico e nel suo modello di discorso, declinandone anche il rapporto stretto e complesso e, ancora, critico con le varie "realtà dell'educazione"; l'articolazione interna in un fascio di "pedagogie di... o della..." che ne fissano le frontiere settoriali più evidenti e attuali; l'interrogazione critica sulla propria identità e funzione che - a partire dagli anni sessanta - ha reso assai più problematico, più complesso e più sottile il fare-pedagogia-generale.