Il volume affronta il tema dei sentimenti e delle rappresentazioni degli adolescenti in merito a questioni di giustizia, all'attribuzione di responsabilità nei confronti dell'ingiustizia e al suo grado di tollerabilità.
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L'obiettivo è quello di gettare luce sulla concezione "popolare" della giustizia propria dei bambini e degli adolescenti, facendo riferimento ai più recenti orientamenti in ambito psicologico e sociologico, secondo i quali essi sono attori sociali che posseggono specifiche competenze nel formulare giudizi morali e nell'assumere decisioni etiche. In particolare, è nell'adolescenza che i concetti di giustizia e ingiustizia assumono una valenza operativa molto importante, perché è questo il periodo in cui i valori che vi sottostanno possono indurli a prendere impegni di natura civica. L'argomento è esaminato attraverso un'analisi degli studi teorici ed empirici in materia e con un'indagine ad hoc realizzata su un campione di adolescenti italiani; mediante interviste semi-strutturate e focus groups, essi sono stati sollecitati ad esprimersi e argomentare a proposito di numerose questioni, anche molto complesse, riguardanti la vita quotidiana e i suoi differenti ambiti, di natura sia privata sia pubblica.