Poggiali commenta la sventurata situazione in cui è capitato il duca e la sua famiglia. Ringrazia per la nota delle edizioni di libri italiani del secolo 15. che ha acquistato a partire dal 1792. Secondo Poggiali merita di attenzione l'edizione del Filocolo di Boccaccio pubblicato a Firenze nel 1472 che non è mai riuscito a vedere.
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Lui acquistò quella dello stesso anno pubblicata a Venezia Gabriello di Piero. Invierà prossimamente la nota dei Quattrocentisti italiani e latini, di cui possiede una doppia copia, non avendo avuto il tempo per redigerla e inviarla con la nota dei quattrocentisti acquistati dopo il 1492. Conferma ciò che il Molini gli ha riferito circa le sue pretese sulla perfetta conservazione dei libri da includere nella sua raccolta: infatti tra i suoi 7000 libri solo tre ogni cento si possono definire di mediocre conservazione.