"Mai come negli ultimi anni il dialogo, nelle sue diverse declinazioni (interculturale, ecumenico, interreligioso) è stato messo in discussione su più versanti. [...
[...]
] Scambiato di volta in volta per puro buonismo o per banale sincretismo, schernito come imbelle irenismo o semplicemente scambiato erroneamente per relativismo assoluto, il dialogo viene oggi visto sovente tutt?al più come un argomento comodo per fasciarsi il cuore a uso di anime belle e scarsamente combattive di fronte a quell?irruzione dell?altro, di cui ci ha parlato per primo E. Lévinas e che appare senza dubbio la cifra dominante di questi tempi affaticati non meno che complicati" (dall'Introduzione). Obiettivo del volume è rendere ragione della crisi del dialogo, interrogandosi su quanto accaduto, ma anche spingersi oltre, per rintracciare piste che aiutino a uscire dallo stallo. È questo infatti un momento ricco di anniversari: i venticinque anni dallo storico incontro interreligioso di Assisi (27.10.1986), di cui Benedetto XVI farà memoria recandosi nella città francescana il prossimo ottobre, e i dieci anni dalla proclamazione della Charta Oecumenica, stilata a Strasburgo da tutte le Chiese europee (22.4.2001). Un tempo in cui, più che da festeggiare, c'è molto da riflettere.