Nel variopinto mondo delle avanguardie parigine postimpressioniste a cavallo tra Otto e Novecento, i Nabis si distinguono per l'originalità dell'impostazione teorica. Il nome deriva dall'ebraico e sta per "profeti", viene adottato da un gruppo di giovani artisti negli anni Novanta del XIX secolo.
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Seguaci di Gauguin ma nutriti di simpolismo cercano attraverso l'arte di arrivare al più alto grado di purezza formale e spirituale, fuori da ogni accademia e suggestione naturalistica. Tra i loro modelli anche l'arte giapponese, Cézanne e Puvis de Chavannes. Trascurano la pittura da cavalletto e si dedicano con trasporto creativo all'illustrazione, alla pubblicità, alle arti decorative. Gli anni Nabis furono scuola e trampolino dper pittori come Bonnard, Denis, Sérusier, Vallotton, Vuillard.