La quantità, la varietà e la qualità dei materiali presentati, tra cui una gran parte di opere Inedite o poco viste, fanno di questo volume una straordinaria occasione per riconsiderare un'affascinante stagione delParte e della cultura In cui l'Italia, tra l’ultimo decennio dell'Ottocento e lo scoppio della Grande Guerra, nel periodo che altrimenti viene indicato sotto la seducente insegna della Belle Epoque, ha saputo dialogare con l’Europa attraverso II grandioso progetto di creare un linguaggio comune in cui potessero riconoscersi le aspirazioni, ma anche le ansie, di una nazione, da poco unificata, che aspirava a diventare un paese moderno. Dipinti e sculture, progetti architettonici e manifesti pubblicitari, grafica e libri Illustrati, mobili e oggetti di arredo, abiti e gioielli sono stati studiati e messi a confronto per chiarire I contorni, spesso sfuggenti, del cosiddetto stile, o gusto, liberty, oscillante tra diverse vocazioni, come quella "floreale" che si rifaceva al modello del Preraffaelliti e alla tradizione del Rinascimento italiano o, In antitesi, quella "lineare", più aperta verso sperimentazioni che Intendevano rompere ogni ponte col passato, I saggi e gli apparati di questo libro, destinato a diventare un riferimento imprescindibile per gli studi come per gli amatori e I collezionisti dell’“Arte Nuova”, hanno cercato, con nuovi tagli metodologici e una ricca messe di informazioni, di fornire un quadro diversificato, sorprendente e mal scontato di un periodo tanto ricco e multiforme da sfuggire a semplificazioni riduttive e a schemi di lettura convenzionali.
