Come reagirebbe Jean Cocteau, il poeta e scrittore simbolo di Parigi, cantore del suo fascino e delle sue contraddizioni, alle ferite inferte alla sua città? Con il cuore infranto, ci ricorderebbe che Parigi "possiede uno stomaco da struzzo. Digerisce tutto. Non assimila niente. È questo che le conferisce quell'aria di debolezza dietro cui si cela una capacità di resistenza senza limiti.
[...]
" Parigi ha visto rotolare le teste dei re, ha conosciuto le sagome nere delle bandiere uncinate prima e dei fanatici dell'Isis poi, ma "non vi è nessuna rassegnazione nel parigino" e "a poco a poco, gli strati della società meno atti a entrare in contatto finiscono per congiungersi." Questo libro è una dichiarazione d'amore incondizionata a Parigi e insieme un invito a visitare e perdersi negli angoli più belli e amati da Cocteau, grazie alle schede che ne illustrano le curiosità nascoste. Per riappropriarsi di una città "incredibilmente elaborata, stratificata, ingarbugliata, sovrapposta, fatta di ombre e di penombre", ma che dai suoi contrasti sprigiona scintille di poesia.