Questo lavoro nasce dall'incontro con 119 disegni di bambini tra i sei e i dodici anni che vivono a Betlemme, citt` della Palestina, in Cisgiordania, uno dei Territori occupati da Israele. Disegni che, per le loro caratteristiche, cosl dissimili da quelle dei loro coetanei che vivono nelle nostre citt`, ci hanno indotto a cercare dati e informazioni sul contesto nel quale sono stati tracciati.
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Guidati dalle loro rappresentazioni, abbiamo incontrato le informazioni che accompagnano, in questo album, 40 dei 119 disegni dell'omonima mostra. Un piccolo strumento per accostare una realt` che, per la sua collocazione geografica e storica, h sovraccarica di tensioni. I disegni di questi bimbi, portandoci nel vivo di queste tensioni, riescono a comunicare in profondit` la loro estrema condizione di reclusione e sofferenza. Lo sguardo di un bambino h sempre, infatti, prima di ogni altra cosa, lo sguardo di un umano che ha visto, ha sentito, ha toccato, prima della politica, prima dell'ideologia, prima di ogni appartenenza. E dunque uno sguardo capace di vedere e far vedere. Proponiamo i disegni di questi bambini quali documenti di un'esperienza umana che va guardata anche "con i loro occhi", accogliendo l'urgenza della loro comunicazione, che h nello stesso tempo una risorsa di sopravvivenza e una domanda di attenzione.