La pubblicazione di questi racconti, autorizzata con difficoltà e imbarazzi da parte della censura, suscitò una lunga serie di polemiche, provocate essenzialmente dalla sincerità e dall'offensiva perfezione con cui in essi viene descritta la guerra. I titoli dei racconti sono semplici indicazioni del luogo e delle date.
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La stessa scarna semplicità pervade la narrazione, ma l'austerità dello stile non nasconde la disperazione e la fermezza della denuncia.