Il 6 agosto del 1284 è la festa di San Sisto: un giorno solitamente fausto per Pisa. Quel giorno, al largo di Livorno, nei pressi delle secche della Meloria, Genovesi e Pisani si affrontarono in una delle più grandi battaglie navali del Medioevo. La causa immediata è la contesa per il controllo della Corsica.
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In realtà, al centro v'è soprattutto il tentativo di affermare la propria supremazia su tutto il Tirreno al fine di salvaguardare le rotte per la Sicilia, l'Africa settentrionale e il Levante mediterraneo. In effetti, le due città giunsero allo scontro al culmine di una serie di rivolgimenti - dalla caduta dell'Impero Latino di Costantinopoli all'ascesa della potenza angioina, allo scoppio della guerra del Vespro - che mettevano in discussione gli equilibri raggiunti a fatica. La ricostruzione del volto di questa battaglia e della sua lunga preparazione consente di riportare alla luce, oltre alla brutalità del combattimento sul mare, il profilo di un Medioevo diverso: quello marittimo e navale, dove gli orizzonti improvvisamente si allargano e dove piccole città si rendono protagoniste di rivoluzioni - da quella commerciale a quella nautica, a quella finanziaria - capaci di mutare il corso della storia.