"Le donne di Boldini sono esili, eleganti, fruscianti di seta. La vita piccola, le ciglia folte e bistrate, i volti alteri, ironici, al pianoforte o in giardino, sedute su divani impero o sdraiate sensualmente in morbide alcove, sono donne moderne. Lui invece era piccolo e brutto, uno 'gnomo'.
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L'amico Georges Goursat detto Sem scriveva nell'llllustration' del 31 gennaio 1931 che il pittore, morto venti giorni prima, dipingeva belle donne come compenso alla sua bruttezza. Eppure quelle smilze e trasgressive signore della Belle epoque decretarono il suo successo presso contemporanei e posteri. Una fama meritata perché Boldini è stato un grande artista, eccellente ritrattista, pittore di interni e di paesaggio. Era nato il 31 dicembre 1842 a Ferrara da Benvenuta Caleffi e dal pittore Antonio Boldini. Undici i fratelli, tra maschi e femmine. Cresciuto in una famiglia colta, Giovanni disegna e dipinge sin da piccolo. Il padre, non avendo particolari problemi economici grazie ad alcune cospicue eredità, decide di lasciargli seguire la sua strada artistica."(Maurizia Tazartes). Presentazione di Filippo de Pisis.