In Grecia nessuno sembra occuparsi dei più poveri, di coloro che sono rimasti ai margini della società.
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Il vecchio militante di sinistra Lambros Zisis progetta così di far nascere il "movimento dei poveri", perché la crisi non è finita: nonostante le bugie dei politici che raccontano di una ripresa degli investimenti, il mondo sta cambiando sempre più velocemente - tra il turismo mordi e fuggi che minaccia di svuotare Atene e gli immigrati che cercano in Europa un nuovo futuro - ma a pagare il conto sono sempre gli stessi. Eppure non è l'idealismo del suo vecchio amico Zisis a preoccupare il commissario Kostas Charitos - o almeno, non solo - quanto piuttosto i feroci omicidi di due investitori stranieri, uccisi a coltellate sulle note di una vecchia canzone popolare. Per trovare il colpevole, Charitos dovrà affrontare uno dei casi più difficili della sua carriera, indagando in una Atene sospesa tra speranza e disillusione, tra la bellezza immortale della sua storia e il caos dei nostri tempi.