René Char ha avuto in Italia due straordinari traduttori: Sereni e Caproni. Sul rapporto Char-Sereni, fatto di incontri assidui a partire dal 1960 e di un carteggio imponente (pubblicato nel 2010), si sa quasi tutto. Molto meno si è indagato il rapporto Char-Caproni. L'amicizia personale fra i due sboccia più tardivamente, dopo il 1978, ma la sintonia poetica è forte fin dall'inizio.
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Se Sereni ama in Char un poeta che sente molto diverso da sé, Caproni traduce il poeta francese per affinità, a partire dalla vicenda esistenziale che aveva visto entrambi combattere nella Resistenza. Questa antologia, curata da Elisa Donzelli, riprende in parte il volume Feltrinelli del 1962, Poesia e prosa, che costituì il pù organico ingresso del poeta francese in Italia e il pù completo panorama della sua poesia successiva al primo periodo surrealista. L'introduzione e il commento della curatrice mostrano le vicende di singole poesie indicando qualcuna fra le pù significative varianti della traduzione; e mostrano l'influenza che queste traduzioni ebbero sulla successiva poesia di Caproni