Fernand Braudel, con la collaborazione di un altro insigne storico, Georges Duby, e noti studiosi di varie discipline come Roger Amaldez, Maurice Aymard, Filippo Coarelli, Jean Gaudemet, Piergiorgio Solinas, ha realizzato questo grandioso affresco del Mediterraneo.
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Come scrive nell'Introduzione: "Quel che abbiamo voluto tentare è un incontro costante di passato e presente, l'ininterrotto trascorrere dall'uno all'altro, un concertato senza fine liberamente eseguito a due voci. Se tale dialogo, con i suoi problemi che si riecheggiano reciprocamente, anima la sua opera, potremo dire di aver conseguito lo scopo. La storia non è altro che una continua serie di interrogativi rivolti al passato in nome dei problemi e delle curiosità - nonché delle inquietudini e delle angosce - del presente che ci circonda e ci assedia. Più di ogni altro universo umano ne è prova il Mediterraneo, che ancora si racconta e si rivive senza posa. Per gusto, certo, ma anche per necessità. Essere stati è una condizione per essere."