In campo pedagogico la dimensione visiva è rimasta finora legata ai dispositivi didattici, con una funzione sussidiaria ai processi di insegnamento. I fatti educativi rimangono abitualmente chiusi nei loro luoghi, come secretati agli sguardi esterni, alimentando così un "immaginario pedagogico" oppure aprendosi nei momenti di preordinate ritualità.
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Quando non svelano inquietanti situazioni educative registrate all'insaputa dei suoi attori e rese di pubblico dominio. La pedagogia visuale indaga gli eventi educativi attraverso i repertori che li rappresentano; un campo di studio e di ricerca ricco di suggestioni, prima e dopo l'avvento della fotografia.