Ambientato nel 1960, Zenzero è un romanzo che descrive il piccolo universo di Patrignone, un paese della provincia aretina.
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Le vicende vengono narrate in prima persona dai protagonisti, che riportano le proprie esperienze da vari punti di vista nell'arco di una giornata di fine inverno: da Enzino, alias Zenzero, un bambino che si affaccia al mondo degli adulti, a un prete che si interroga sul confine tra fede e superstizione; dal padre di famiglia a una figura impenetrabile come Maria la Gobba. La forte carica di umanità degli abitanti di Patrignone ci permette di riscoprire un mondo antico, in cui lo spettro della guerra e della miseria ancora permea i pensieri e i progetti delle persone, nella speranza di un futuro di maggior benessere e libertà. Una società tenuta in piedi da un senso di appartenenza e solidarietà viva e pulsante, poiché la sfida della mera sopravvivenza non la si può affrontare da soli.