"Decoro", "sicurezza", "megalopoli", "sviluppo", "grandi opere", "digitale", "autonomia", "performance", "tecnica" non sono soltanto parole, formule vuote recitate dai media nella loro incessante litania.
[...]
Dietro di esse si nascondono narrazioni tossiche che impregnano la nostra realtà: inquinano il dibattito politico e le relazioni umane; diffondono pregiudizi, luoghi comuni, falsità; acuiscono le divisioni sociali. Nello scenario di una diffusa (in)sofferenza esacerbato dalla pandemia, "Contronarrazioni" offre un «filo sottile di socialità e riflessione collettiva» per demistificare il discorso corrente, sviscerando i temi nodali del nostro tempo: «il valore uguale di tutte le vite umane, il Sud, i Sud, le periferie, la marginalità, il lavoro per uscirne, l'ambiente, l'allargamento degli spazi di democrazia reale». Con i testi di: Abati, Agostini, Angelucci, Aragno, Bevilacqua, Budini Gattai, Cingari, Drago, Ferri, Fiorentini, Lorenzoni, Marchetti, Masulli, Novelli, Pazzagli, Sangineto, Scandurra, Toscani, Vacchelli, Vavalà, Vitale, Ziparo.