Bersani, Bindi, D’Alema, Finocchia-ro, Fioroni, Franceschini, Letta, Lusi, Marini, Veltroni: questa la formazione della macchina da guerra che ha portato al crac il principale partito del centrosinistra.In che cosa hanno sbagliato e come? Questo libro prova a rispondere ricostruendo tutte le loro mosse, spesso grottesche, tra il 2012 e il maggio del 2013.
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E scoprendo come il “harakiri” abbia radici anche più lontane: nella scarsa identità di un partito i cui vertici sono tesi più all’autoconserva-zione che alla realizzazione di obiettivi ideali. Con il risultato che la sua proclamata vocazione ecumenica si è rivelata una rissosa convivenza tra correnti, in cui ad andare d'accordo sono solo tragedia e commedia.«Sentite, amici e compagni dirigenti del Pd, mi piacerebbe dirvi che sono entusiasta della vostra opera, ma non me la serto. Sono più incline a pensare al Partito democratico come si pensa alla democrazia, che è il peggiore dei regimi ad eccezione di tutti gli altri».Dalla postilla di Adriano Sofri