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| A ricordo la cittadinanza pose | |
| Oggetto | |
| Descrizione | *Lapide commemorativa : dinastia austro-lorenese |
| Anno pubblicazione | 1859 |
| Note tecniche | Marmo bianco, in rilievo, bronzo. |
| Stato di conservazione | Buono, patina del tempo. |
| Note sulla datazione | Sec. 19 (1859) |
| Indicazioni sull'oggetto | Lapide di forma rettangolare con cornice sagomata in rilievo decorata da foglie lanceolate, lettere in rilievo in bronzo. La lastra è fissata a parete con quattro borchie in bronzo. |
| Iscrizioni | Lettere capitali in rilievo in bronzo: 16 AGOSTO 1859 / L'ASSEMBLEA / DICHIARA CHE LA DINASTIA AUSTRO LORENESE / SI E' RESA ASSOLUTAMENTE INCOMPATIBILE / CON L'ORDINE E LA FELICITA' DELLA TOSCANA |
| Localizzazioni | Livorno, Piazza della Repubblica |
| Note di compilazione | Amaranta Servizi, Elisa Andreani - 2022. Per gentile concessione di Mario Gavazzi autore dei testi e delle fotografie. |
| Note sull'orgine | Ambito livornese, ricavato da analisi stilistica. |
| Notizie storico-critiche | L’epigrafe si trova alla base del monumento a Leopoldo II di Lorena, granduca di Toscana. La statua, eseguita dal fiorentino Emilio Santarelli fra il 1849 e il 1855, sostituì quella di Emilio Demi, danneggiata durante i moti popolari del 1849. Il granduca è raffigurato in piedi, togato, con il braccio sinistro poggiato sul fianco, mentre con la destra sorregge un cartiglio. Ha il volto incorniciato da una folta barba e il capo cinto da una corona di foglie di quercia. Ai piedi, i calzari alla romana. Sul basamento della statua sono collocate due iscrizioni, di epoca diversa e non coerenti con il monumento; sul lato est del basamento è l’iscrizione che ricorda la cacciata dei Lorena e che il Granducato di Toscana, in seguito agli avvenimenti politici dell’Italia del 1859, non era più governato dalla Casa lorenese. Il testo riporta parte della disposizione proposta dal marchese Ginori Lisci e approvata all’unanimità dall'Assemblea Toscana il 16 agosto. Sul lato anteriore del basamento è collocato il bassorilievo di Paolo Emilio Demi “Leopoldo II che solleva la Maremma dallo squallore”, che apparteneva al monumento originale e ricorda la bonifica della Maremma. Sul lato posteriore è posto il bassorilievo “Allegoria della fondazione del molo nuovo di Livorno” eseguito nel 1853 da Giovanni Puntoni, che sostituì l’originario di Enrico Mirandoli, oggi collocato sotto la statua di Leopoldo II del Demi, in piazza XX Settembre. cfr. “Canapone senza scritta” in Giorgio Batini, “La Toscana pose”, Firenze, Bonechi, 1974. p. 222-224. |