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A ricordo la cittadinanza pose | |
Oggetto | |
Descrizione | *Lapide commemorativa : monumento Giovanni Nepomuceno |
Anno pubblicazione | 1739 |
Note tecniche | Marmo bianco, inciso. |
Stato di conservazione | Cattivo, molto danneggiata dagli eventi bellici, iscrizione poco leggibile. |
Note sulla datazione | Sec. 18 (1739) |
Indicazioni sull'oggetto | Iscrizione incisa su superficie in marmo sagomata che funziona da basamento della scultura. |
Iscrizioni | Lettere capitali incise, lingua latina: D . O . M / D IOANNI . NEPOMVCENO / PRAGAE . CANONICO . PRESBIT . / TERO . SANCTITATIS . MARTIRIQVE . LAUREA . / ILLVSTRI . / SACRAMENTI . POENITENTIAE . ARCANI . / ASSERTORI . CONSTANTISSIMO . / A .MAX . PONT . / BENED . XIII . CLEM . XII . / SVMMIS AFFECTO . HONORIBVS . / QVOD . EVM . ALTER . / SS . MARTIRYRIBV . ALBO . ADSCRIPSIT . / [ALTER ILLIUS IN ETRURIAE] CVLTVM . PRAECEPIT . / CAROLO . VI . ROM . IMPERAT . / SEMPER . AVG . INVICTO . PIO . FELICE . / ET / MARIA . TERESIA . AVSTRIACA . / MAGNA . ETRVRIAE . DVCE . / EFFLAGETANTIBVS . / SACRAE . MILITIAE . DVCES . ORDINESQ . / AVSTRIACAE . DOMVS . PIETATIS . AEMVLI . / PERENNE . HOC . OBSEQVII . MONVMENTVM / D. D. D. / ANNO . AERAE . CHRISTIANAE . / M D . CC . XXXIX * * Visto lo stato di conservazione dell'epigrafe in alcuni punti, per l'integrazione delle parti illeggibili si è utilizzato il testo riportato da G. Piombanti, “Guida storica e artistica della città e dei contorni di Livorno”, Livorno, Marini, 1873, p. 302. Traduzione: A Dio Ottimo Massimo – Al divo** Giovanni Nepomuceno canonico, presbitero luminoso per l’alloro di santità e martirio, risolutissimo assertore del segreto del sacramento della penitenza, dai Pontefici Massimi Benedetto XIII e Clemente XII innalzato ai sommi onori, perché il primo lo iscrisse nel catalogo dei Santi Martiri, il secondo ne prescrisse il culto in Toscana. Su richiesta di Carlo VI imperatore romano sempre augusto, invitto, pio, felice e di Maria Teresa d’Austria, granduchessa di Toscana, i generali e gli ufficiali della milizia imperiale, emuli della pietà della Casa d’Austria, questa perenne memoria della loro devozione dettero in dono a Dio*** nell’anno dell’era cristiana 1739. ** L'epigrafe reca “D”, “Divo” riferito a Giovanni Nepomuceno. Nella traduzione ho preferito lasciare “Divo” piuttosto che “Santo” per evitare la ripetizione col successivo lemma “sanctitati”. *** DDD: il predicato che regge l'intero periodo è espresso con questa abbreviazione, che può leggersi “Deo Donum Dederunt” o anche “Donaverunt Dicaverunt Dedicaverunt”, cioè “Donarono, Dedicarono, Consacrarono”. Traduzione a cura del prof. Giorgio Mandalis. |
Localizzazioni | Livorno, Via della Madonna (Ponte) |
Note di compilazione | Amaranta Servizi, Elisa Andreani - 2022. Per gentile concessione di Mario Gavazzi autore dei testi e delle fotografie. |
Note sull'orgine | Ambito livornese, ricavato da analisi stilistica. |
Notizie storico-critiche | San Giovanni Nepomuceno (Nepomuk, 1330 - Praga, 1393), cappellano alla corte di Venceslao, re di Boemia, fu torturato e ucciso gettandolo nella Moldava per ordine del sovrano, poiché, secondo la tradizione, si era rifiutato di rivelare una confessione fatta dalla regina Giovanna; oppure per l'ardita difesa di Giovanni dei diritti della Chiesa di fronte alle ingerenze regie. La statua in marmo, che si trova sul ponte di via della Madonna, venne realizzata a spese degli ufficiali delle truppe imperiali, come memoria della visita a Livorno nel 1739 del granduca Francesco II e della consorte Maria Teresa. Dal 2013 l’Associazione Accademia degli Avvalorati ha promosso varie manifestazioni per far riscoprire il valore religioso e laico del santo e del suo legame con la città di Livorno |