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A ricordo la cittadinanza pose | |
Oggetto | |
Descrizione | *Lapide commemorativa di FERDINANDO III DI TOSCANA, GIUSEPPE SALVETTI, RANIERI ZOCCHI |
Anno pubblicazione | 1799 |
Note tecniche | Marmo bianco, inciso. |
Stato di conservazione | Discreto, patina del tempo. |
Note sulla datazione | Sec. 18 (1799) |
Indicazioni sull'oggetto | Lapide di forma rettangolare con cornice sagomata in rilievo decorata da elementi fitomorfi, lettere incise. |
Iscrizioni | Lettere capitali incise: AQVARVM . DVCTVM / IN . POPVLI . LIBVRNENSIS . VTILITATEM / INDVLGENTIA / FERDINANDI . III . M . E . D . / AN . MDCCLXXXXII . DECRETVM / IOSEPHVS . SALVETTVS . ARCH . ARTIS . SVAE . PERITISSIMVS / FACTIS . EXPERTVS . EXTRVENDVM . SVSCEPIT / ET . POST . MORTEM . EIVS / REBVS . PVBLICIS . PERTVRBATIS . AN . MDCCIC . INTERMISSVM / NEREVS . ZOCCHIVS . ARCH . CL . / AQVIS . AD . CAPVT . FONTIS . COLLECTIS / EST . PROSEQVVTVS / NVNQVAM . PVBLICIS . VOTIS / PRO . AVSPICATISSIMI . OPERIS . EXITV . EXOPTATISSIMO / AVT . POSITIS . AVT . IMMINVTIS Traduzione: Giuseppe Salvetti, architetto espertissimo nella sua arte, conosciuto per le opere già realizzate, intraprese la costruzione dell'acquedotto decretato per l'utilità del popolo livornese dalla condiscendenza di Ferdinando III Granduca di Toscana nell'anno 1792 ed interrotto dopo la di lui morte*, essendo stato sconvolto lo Stato nel 1799. Nereo Zocchi, celebre architetto, raccolte le acque alla sorgente, proseguì (l'impresa) senza che i voti pubblici in relazione all'esito tanto desiderato dell'auspicatissima opera fossero o trascurati o sminuiti. * Salvetti muore nel 1801 Traduzione a cura del prof. Giorgio Mandalis. |
Localizzazioni | Livorno, Piazza del Cisternone, n.16 (Cisterna) |
Note di compilazione | Amaranta Servizi, Elisa Andreani - 2022. Per gentile concessione di Mario Gavazzi autore dei testi e delle fotografie. |
Note sull'orgine | Ambito livornese, ricavato da analisi stilistica. |
Notizie storico-critiche | Ferdinando III di Lorena (1769 - 1824). Gli sforzi per realizzare l’acquedotto cittadino iniziarono su iniziativa del granduca Ferdinando III di Lorena, il quale approvò il progetto dell’ingegnere fiorentino Giuseppe Salvetti (1734-1801), i cui studi per l’approvvigionamento idrico per la città fecero scegliere le sorgenti di Colognole; i lavori per la costruzione dell’acquedotto iniziarono nel 1793. Ranieri (detto Neri) Zocchi successe al Salvetti nella direzione dei lavori durante il regno di Maria Luisa d’Etruria. Detti lavori furono poi terminati da Pasquale Poccianti, autore anche del Cisternone su cui è affissa la lapide, la cui costruzione iniziò nel 1829 e proseguì fino al 1842. |