È sera in una valle del Piemonte al confine con la Francia. Cesare è nella sua baita quando si accorge che manca l'acqua. Sale a dare un'occhiata. Al torrente lo aspetta una macabra scoperta: è il cadavere del suo amico Fausto, morto assassinato, a tappare la condotta. La voce si sparge in fretta e la gente non parla volentieri.
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Tutti, polizia compresa, sono convinti che il delitto sia legato al traffico di clandestini attraverso il passo. Un regolamento di conti insomma. Il commissario, una donna bella e forestiera, sa che Cesare è stato un personaggio chiave di quel mondo e cerca di scoprire la verità. Una verità cui Cesare arriverà indagando da solo sulla morte dell'amico, scoprendo che il movente è da ricercare in un'altra direzione.