Racconta la leggenda che un anello magico dava a Re Salomone il potere di parlare agli animali e di capire il loro linguaggio.
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Konrad Lorenz, uno dei fondatori e massimi teorici dell'etologia, ha trovato, si può dire, un equivalente di quell'anello studiando per molti decenni, con amorosa pazienza e acutezza di osservazione, il comportamento degli animali, di cui ha sempre voluto circondarsi, non solo nei laboratori universitari, ma anche nella sua vita privata. A lungo, Lorenz visse a Seewiesen, nell'Alta Baviera, in mezzo a una specie di paradiso terrestre dove animali numerosissimi, e tra loro difficilmente compatibili, si muovevano liberi insieme con lui, l'uomo saggio che aveva voluto stabilire con i suoi singolari ospiti una relazione di reciproco rispetto, fatta di mille sottigliezze psicologiche. La sua magnanimità venne peraltro ripagata da alcune fondamentali scoperte scientifiche, rese possibili soltanto dall'osservazione degli animali in libertà. I risultati si trovano nelle varie pubblicazioni che hanno fatto conoscere Lorenz come uno dei più grandi scienziati del nostro tempo. Ma in questo libro noi vediamo soprattutto l'altra faccia delle sue ricerche, quella più segreta, legata al rapporto personale con gli animali, che ci offre il succo, lentamente condensato negli anni, di un'esperienza spesso sbalorditiva. Che i pesci possano essere estremamente passionali; che le tortore siano più feroci dei lupi con gli animali della propria specie; che le volpi siano molto meno furbe dei cani; che un'oca possa credere di appartenere alla specie umana, e in particolare di essere la figlia dello scienziato che l'ha «covata», queste sono solo alcune delle sorprese che avranno i lettori di questo libro.
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