Il medico scrittore Andrea Vitali, con il romanzo dal titolo Un bel sogno d’amore, racconta un’altra divertente avventura ambientata, come di consueto, sulle sponde del lago di Como. In paese circola la notizia che a breve, nel cinema della Casa del Popolo, si potrà assistere alla proiezione al film capolavoro di bernardo Bertolucci, Ultimo tango a Parigi.
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Siamo nel 1975, a distanza di tre anni dalla sua prima proiezione, il film era ancora considerato scandaloso. La notizia dell’imminente proiezione, scatena un vespaio nel piccolo paese di Bellano. I residenti si dividono in due cateogrie: i favorevoli alla proiezione, che fantasticano sulle inimmaginabili scene di nudo presenti nel film, e i contrari, che affiancano il parroco nel sostenere l’immoralità della depravata pellicola. Il film diventa motivo di discordia, la rappresentazione di differenti punti di vista circa la morale. Il conflitto si accende anche a livello personale, come accade tra Adelaide e Alfredo. Lei vuole assolutamente vedere la pellicola e minaccia il fidanzato di andarci con o senza di lui, magari accompagnata da Ernesto, che, è risaputo, nutre un debole nei suoi confronti. Ernesto però si invischia spesso in faccende poco pulite, affari loschi che finiranno per coinvolgere la stessa Adelaide. Andrea Vitali, con un sogno d’amore, consegna ai lettori un romanzo avvincente, che racconta l’avvento di una modernità in conflitto con la morale dominante e crea scompiglio in un paese dove vivono criminali pasticcioni e persone che desiderano un amore felice.