Karl Raimund Popper è stato tra i ?loso? contemporanei che maggiormente hanno diviso gli studiosi. Il presente volume raccoglie alcune delle più rappresentative critiche che il suo pensiero politico ha ricevuto da parte della cultura ?loso?ca italiana.
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Considerato il maggiore epistemologo del nostro secolo, Karl Raimund Popper deve la sua fortuna soprattutto ai due volumi di ?loso?a politica La società aperta e i suoi nemici (1945, trad. it., nelle nostre edizioni). Fautore di un liberalismo democratico e non conservatore, Popper ha suscitato vivaci dibattiti in tutto il mondo. La cultura italiana, a lungo egemonizzata da cattolici e marxisti, lo ha prima ignorato e poi ferocemente criticato. Soltanto grazie alla coraggiosa opera dello studioso Dario Antiseri e dell’Editore Armando, Popper si è gradualmente imposto all'attenzione anche in Italia, sino a conoscere un successo crescente. Oggi che tutti si dicono liberali, il pensiero politico di Popper sembra venire accolto unanimemente, tanto da venire quasi conteso dagli intellettuali di destra e di sinistra. Uno sguardo retrospettivo consente di vedere come tuttii principali orientamenti della nostra ?loso?a siano rappresentati nel fronte creatosi negli anni “contro Popper". Riletti oggi questi attacchi, spesso impietosi, talvolta faziosi o pretestuosi, a volte per?no divertenti, possono aiutare a ricostruire cosa è stata la cultura ?loso?ca italiana negli ultimi trent’anni e quale forza dirompente abbia esercitato, sui suoi schieramenti e sulle sue categorie. la rigorosa argomentazione del fallibilismo popperiano.
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