I contributi contenuti nel volume affrontano il tema del rapporto tra fondazioni e banche in chiave comparata. In Italia detto rapporto ha come protagoniste le cd.
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fondazioni bancarie, le quali, fatte oggetto di interventi normativi di diversa ispirazione, hanno subito nel tempo una metamorfosi che ha condotto a risultati quasi paradossali: nate per essere enti non economici, estranei al mondo bancario, e a vocazione per così dire solo culturale, sono divenute oggi protagoniste del sistema creditizio italiano. L'analisi comparata evidenzia un dato significativo, ovvero che il cd. modello italiano di fondazione bancaria - cioè lo sdoppiamento di entità soggettive provenienti da un unico corpo, le fondazioni da un lato e le società bancarie dall'altro - non ha eguali né in Europa, né negli Stati Uniti. Eppure il nostro modello ha funzionato bene, anche se il cammino delle fondazioni bancarie in Italia è tutt'altro che concluso, essendo necessario, oggi più che mai, individuare mirate strategie di intervento nell'interesse generale, per la tutela di un patrimonio che promana dalla collettività e che deve essere preservato e valorizzato con la massima cura. Le esperienze di ordinamenti diversi dal nostro offrono in proposito al lettore spunti di approfondimento.